Molti atleti amatoriali sostengono che la vita da sportivo sia molto più semplice per i professionisti che per gli amatori.
Questo perché i professionisti hanno a disposizione il giorno intero solo per gli allenamenti e per la preparazione del corpo allo sforzo successivo, mentre invece un amatore deve poter conciliare l'allenamento anche con il lavoro e con tutti gli impegni di una persona comune.
Sarà così, ma nonostante le sfide quotidiane, è possibile diventare un atleta di alto livello anche se non lo si fa per mestiere. Questo, però, richiede la capacità di riuscire a trovare il giusto equilibrio e sacrificare alcuni aspetti della vita.
Borja Jelič è una prova che tutto questo è possibile. Borja ha scoperto cosa è veramente importante per lui e di cosa può fare a meno. Questo lo ha portato a essere uno dei migliori ciclisti amatoriali al mondo, con cinque campionati nazionali e un titolo di vicecampione mondiale a suo nome.
Borja ammette che non ci sono abbastanza ore nel giorno per fare tutto quello che vorrebbe. Tra lavoro e allenamento, rimane pochissimo tempo per altro.
“Il ciclismo richiede molto tempo. Bisogna allenarsi e le 2 o 3 ore al giorno sulla bici sono il minimo. Bisogna preparasi prima e poter recuperare dopo l'allenamento. Sei stanco, devi riposarti," dice Borja, enfatizzando che differentemente dai professionisti, devi fare tutto da solo.
“L'altro giorno ho forato un pneumatico in gara passando sopra ad un vetro. Sono io che devo comprare un nuovo pneumatico e sostituirlo. Sei da solo per tutto.”
"Inoltre se sei disposto e hai le capacità di fare i lavori che il tuo mezzo richiede in autonomia, allora è tutto ok." Borja consiglia infatti di imparare a fare manutenzione alla propria bicicletta, altrimenti sarà necessario passare molto tempo in officina con spreco di tempo e denaro. Cosa che ovviamente un professionista non deve fare avendo un team di meccanici a supporto e una squadra che sostiene tutte le spese necessarie in riparazioni e materiale.
È importante avere un lavoro flessibile
Per la maggior parte delle persone, il lavoro e la famiglia sono le due cose che, oltre agli allenamenti, richiedono più tempo. È difficile equilibrare tutti e tre questi aspetti senza che almeno uno di loro ne soffra.
Stare chiuso in ufficio fino al tardo pomeriggio sottrae tempo alla bicicletta, e svolgere tutti gli allenamenti in tarda serata è difficile, se non impossibile, soprattutto in inverno dove c'è poca luce e le giornate durano poco.
La soluzione è un lavoro flessibile che non richiede presenza fisica in ufficio.
Borja è fortunato ad avere un lavoro di questo tipo, svolto in gran parte a distanza. Questo gli permette di allenarsi la mattina durante le riunioni o durante la pausa pranzo.
“Per fortuna, il mio lavoro è molto flessibile. Mi rendo conto che questo è un lusso. Non devo stare chiuso in ufficio per ore. La maggior parte del lavoro è a distanza perché lavoro per aziende straniere," dice Borja e spiega che di solito si allena quando gli altri vanno a pranzo.
“Sono a capo di un team di sviluppo. Questo mi permette di andare in bici anche durante le ore di lavoro. Spesso, quando ho due ore a disposizione o gli altri vanno a mangiare, prendo le mia bici e mi metto in movimento.”
Se vedi un ciclista che parla con le cuffie mentre consuma gel energetici, affrontando una salita ripida, potrebbe essere Borja. Spesso partecipa alle riunioni allenandosi, soprattutto quando non è necessaria la sua partecipazione attiva.
“Spesso partecipo alle riunioni dalla mia bici. Mi metto le cuffie, spengo la fotocamera del telefono, e sono presente. Molte volte basta ascoltare. Sono in salita, ascolto la conversazione, e se mi si pone una domanda, faccio un respiro, rispondo, e continuo a pedalare.”
"Sono fortunato a riuscire a gestire il lavoro in questo modo. Se una persona lavora a tempo pieno in un ufficio, è molto difficile. Soprattutto se hai una famiglia."
Non tutti hanno il lusso della flessibilità di Borja, ma ogni atleta che vuole ottenere risultati di alto livello deve scoprire da solo dove trovare le ore disponibili per allenarsi.
La vita sociale diventa inesistente
La vita sociale è un altro aspetto che soffre se investi tutto negli allenamenti. Le serate e le ore passate con gli amici si trasformano in ore sulla bicicletta.
“La vita sociale è la prima cosa che purtroppo ne risente,” spiega Borja, che passa la maggior parte dei pomeriggi allenandosi o recuperando dalla sessione del mattino.
Tuttavia, non è detto che ogni minuto libero sia dedicato all'allenamento. C'è chiaramente del tempo libero, ma è difficile dedicarlo alla socializzazione, che richiede anche certi livelli di energia.
“Anche quando hai tempo, e potresti uscire con gli amici, sei troppo stanco e vai a dormire,” spiega Borja.
L'agonismo amatoriale ai livelli più alti richiede un impegno assoluto e molti sacrifici. È difficile essere un atleta di alto livello, lavorare, ed essere anche una persona molto attiva socialmente.
Devi identificare cosa è importante per te e di cosa puoi fare a meno. Ogni vittoria richiede sacrificio.
Scopri cosa ti rende felice
È naturale pensare che abbandonare certi aspetti della vita impatterà la nostra felicità, ma per essere davvero felici è importante capire cosa ci piace davvero e cosa ci aiuta a mantenere l'equilibrio nella nostra esistenza, e poi dedicarsi completamente a questo.
Borja ha capito che a renderlo felice è la bicicletta, i chilometri innumerevoli, e i momenti difficili di sofferenza e sacrificio. Non è triste perché la sera non esce spesso con gli amici, e preferisce passare il suo tempo a pedalare con i suoi compagni sportivi.
Anche quando non sarà più un agonista, Borja continuerà a pedalare. È ciò che lo rende felice e che continuerà a renderlo felice. Forse la frequenza si ridurrà, e forse avrà più tempo per la vita sociale, ma la bici rimarrà sempre al suo fianco.
“Andrò in bici per tutta la vita. Probabilmente non parteciperò più alle gare, ma continuerò a pedalare. Questo mi rende felice.”
“Per me, gare a parte, la bicicletta rappresenta l'equilibrio con il mio lavoro. Al lavoro sono seduto davanti a un computer, alla scrivania, chiuso all'interno. La bicicletta rappresenta l'opposto. Quindi vanno benissimo insieme,” aggiunge Borja con un bel sorriso in faccia.
Conclusione
Ottenere successo in qualsiasi cosa richiede molto impegno e sacrificio. Questo vale anche per gli sport amatoriali, per i quali il tempo va condivisio anche con gli altri aspetti del quotidiano, comportando maggiori sacrifici.
Il lavoro consuma la maggior parte del tempo, perciò l'ideale sarebbe avere un lavoro flessibile, in modo da poterti allenare quando la maggior parte delle persone è in ufficio.
Non c'è successo senza sacrificio. La vita sociale è uno degli aspetti che ne risente maggiormente. Non è fondamentale per la sopravvivenza, ed esistono molti modi per socializzare, ad esempio durante l'allenamento.
Alla fine, la cosa importante è ciò che ti rende davvero felice. Alcune persone vogliono passare le serate con gli amici e la famiglia, avendo così meno tempo da investire negli allenamenti. Altre persone non hanno problemi a sacrificare la vita sociale per poter godersi la soddisfazione delle gare ben riuscite e dello sforzo investito negli allenamenti.
In conclusione, è una questione di priorità; chi preferisce dedicare il suo tempo alle serate con gli amici, chi invece preferisce investire nello sport e fare i sacrifici necessari. L’importante è fare sempre quello che ci rende felici e ci da soddisfazione.