Daniel Pozzecco è un atleta di Aurisina, nella provincia di Trieste, specialista indiscusso del crosscountry mtb. Nel suo palmares troviamo decine di vittorie internazionali nelle categorie amatoriali ma anche un passato nelle categorie agonistiche senior e junior. Recentemente ha chiuso un ciclo di gare che lo hanno visto protagonista sul podio sia al campionato italiano marathon che a quello crosscountry. Chiediamogli com'è andata.
Daniel, sappiamo quanto la disciplina crosscountry ti sia cucita addosso avendoti meritato il titolo nazionale nelle categorie giovanili quando vincevi contro atleti che ora disputano gare di coppa del mondo. Come ci si sente ad indossare nuovamente la maglia di campione italiano a tanti anni di distanza?
Indipendentemente che sia la prima o l'ennesima volta che si vince, vincere è sempre bello. Corro per questo! Ti ripaga dei sacrifici che fai durante tutto l'anno... La sensazione di vincere un Campionato italiano è ancora più bella perchè sai di aver corso contro atleti che si sono preparati specificatamente per quell'evento e che arrivano preparati al meglio, da tutta la nazione.
L'anno scorso hai vinto il campionato italiano nella disciplina marathon e hai concluso al secondo posto nel xco. Quest'anno hai conquistato il titolo xco e sei vicecampione marathon. Cosa hai cambiato nella preparazione per ribaltare la situazione?
La preparazione inizialmente era improntata al picco di forma per entrambe le gare, ma non è andata proprio come avevamo previsto con l'allenatore. Una piccola parte l'ha giocata il fatto che la gara marathon non si svolgeva a settembre come da programmi iniziali, ma è stata anticipata a luglio, a ridosso della gara di cross country. Sinceramente volevo confermare la maglia di campione marathon del 2021 e guadagnarmi anche quella XCO. Purtroppo ho trovato atleti più in forma di me nella gara marathon.
Cosa serve al giorno d'oggi per competere ad alto livello nella mtb crosscountry?
Ci sono diversi punti imprescindibili per competere nel moderno crosscountry: il primo è sicuramente avere una buona dimestichezza nel guidare la bici. I tracciati diventano di anno in anno più tecnici e riuscire a guidare in scioltezza ti agevola molto e fa risparmiare tante energie. Ne deriva che gli allenamenti mirati alle competizioni crosscountry sono quindi molto più specifici rispetto al ciclismo su strada ma anche rispetto alle competizioni marathon: bisogna passare tante ore in sella alla propria bicicletta e allenare la tecnica di guida oltre alle capacità cardiocircolatorie e della forza. Un terzo fattore importante è l'alimentazione: le gare sono più brevi ma durante le quali si spinge sempre ad altissima intensità. Trovare il giusto compromesso sull'alimentazione e integrazione comporta tempo e tante prove sul campo.
Hai corso le due gare piu importanti della tua stagione (finora) a luglio in liguria e in alto adige. Come ha influito il gran caldo di questa estate sul tuo rendimento? Hai adottato strategie particolari in allenamento e in gara?
Fortunatamente non soffro eccessivamente il caldo, e neanche quest'anno mi ha mai dato grosse difficoltà. In allenamento ho sperimentato diverse strategie di alimentazione e idratazione, trovando alla fine il giusto mix con i prodotti Nduranz, che poi ho sempre usato anche in gara. Nrgy Unit Gel e Nrgy Unit Drink Buffer sono i miei alleati principali nel gestire la sudorazione e l'apporto energetico, mantenendo il corpo sempre idratato. Questo mi ha permesso di non soffrire di crampi o cali improvvisi di rendimento in sella.
Sei soddisfatto della tua stagione agonistica? Se potessi tornare indietro nel tempo, c'è qualcosa della preparazione e della gestione che cambieresti?
Posso ritenermi globalmente soddisfatto a metà della stagione agonistica. L'obiettivo dichiarato era quello di portare a casa entrambi i titoli nazionali, xco e marathon. Purtroppo alcuni intoppi nella preparazione non mi hanno permesso di presentarmi al 100% alla gara marathon, mancando l'obiettivo. Questo però mi ha ulteriormente spronato a conquistare il titolo xco. Analizzando le fasi di avvicinamento alle competizioni abbiamo capito quali sono stati gli sbagli e cercheremo di non ripeterli in futuro.
Se non siamo troppo indiscreti, possiamo chiederti cosa è andato storto nella preparazione?
Certamente. Lo sbaglio principale è stato quello di aver passato troppo tempo ad allenarmi sui rulli o in bici da corsa durante l'inverno. In quel frangente ho perso molta dimestichezza con la mtb che ho dovuto poi recuperare, a discapito di allenamenti più lunghi che mi sarebbero serviti per competere nella gara marathon.
Quali sono i tuoi obiettivi futuri in questa stagione? Hai ancora qualche appuntamento cerchiato in rosso sul calendario?
Direi di no. La stagione agonistica per me può ritenersi conclusa. Da fine luglio, dopo il titolo XCO mi sono preso una bella pausa per rifiatare e recuperare le energie. In questo momento sto cercando semplicemente di mantenere uno stato di forma soddisfacente per poter correre con soddisfazione ancora un paio di gare in ottobre. Da lì in poi inizierò a costruire le basi per la stagione futura, di cui però non ho ancora definito precisamente i nuovi obiettivi.
Grazie Daniel della piacevole chiacchierata, dalla quale siamo sicuro più di qualcuno avrà tratto delle informazioni molto utili per la propria pratica ciclistica. In bocca al lupo per le tue prossime avventure!
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