Come ogni anno, la prima domenica di dicembre i bikers ed i podisti triestini ci diamo appuntamento per questa gara/sfida sul sentiero 3 - Cavalcata Carsica - che costeggia la provincia di Trieste lungo il confine con la Slovenia - dall’abitato di Pese fino a Jamiano, nel goriziano. La peculiarità del percorso lungo 53km è il terreno tortuoso, prevalentemente in roccia carsica con tratti più o meno lunghi da affrontare a piedi con la bici in spalla.
È il primo dicembre, sono le otto del mattino e mancano pochi secondi alla partenza. Ci sono tre gradi, ma per fortuna la pioggia e la bora ci hanno risparmiati quest’anno.
La mia forma fisica è quella di dicembre, meno allenata, ma mi sento forte e parto deciso attaccando fin da subito. Il gruppo si sfoltisce ed arrivo da solo in cima alla prima salita. Il tempo di finire la prima discesa e vengo raggiunto da Gianpiero Dapretto, master triestino noto per la tecnica di guida ineccepibile.
Ci siamo, si innesca la lotta, ad ogni strappo o salita attacco e mi allungo per venire ripreso dopo le discese. All’ultima salita favorevole attacco deciso e presto resto solo. Rallento il ritmo per rifiatare, ma non riesco a recuperare bene, per colazione ho mangiato troppo e troppo tardi, sono ingolfato.
La stanchezza inizia a farsi sentire ed inizio a fare sempre più errori di guida saltando giù da rocce e pietraie. Il terreno come dicevo è duro, sento i pedali che sbattono un po’ ovunque, per non farmi mancare nulla riesco a centrare uno scoglio con il cambio, ma per fortuna funziona ancora tutto bene.
Dopo mezz’ora passata da solo ecco riapparire il mio avversario, che si trova decisamente a suo agio dove il percorso diventa molto tecnico. Riprendiamo un breve duello, ma dopo una decina di minuti riesce a staccarmi in un tratto da affrontare a piedi, bici in spalla in stile ciclocross. So bene che da qui alla fine il percorso non mi è più favorevole; preferisco i tratti pedalabili, da affrontare di potenza, preferibilmente in salita. Non mi resta che vedere Gianpiero aumentare sempre di più il divario, fino a quando resto solo, a difendere il secondo posto.
Al traguardo viene segnato il nuovo record del percorso, 2 ore e 56 minuti, io miglioro il mio tempo personale di ben 8 minuti fermando il cronometro a 3 ore esatte. Sul terzo gradino del podio ritrovo il mio amico dalla Slovenia Srecko Kriznic, amante delle competizioni ultracycling con 3 ore e 15 minuti.