- Problemi degli atleti di resistenza
- Se non esiste, devi essere il primo
- Tim, una volta hai detto che su un'isola con una sola strada asfaltata che sale su un vulcano di 3200 metri, come prima cosa ti porteresti una bevanda isotonica. Perché è così importante?
- Andiamo con ordine. Qual è la quantità ottimale di carboidrati da consumare in un giro di sei ore, in cui spingono i pedali e si misura l'ego? In una gara, quanti dovrebbe consumarne un dilettante e quanti un professionista?
- Tim, anche tu sei un ciclista, e di sicuro ti sei dovuto ritirare qualche volta. Perché così tanti ciclisti hanno problemi di digestione? È una questione di gusti troppo aggressivi, sono le fonti dei carboidrati ad essere sbagliate, o è qualcos'altro ancora?
- Il rapporto fra glucosio e fruttosio, attorno al 2:1 o chi lo sa. Spiegaci meglio, di sicuro la questione interessa ai nostri lettori.
- Non hanno detto una volta che il fruttosio ingrassa il fegato, e in generale fa male?
- Si fa anche molta pubblicità sul magnesio. O meglio, sugli elettroliti, di cui si dice il magnesio sia il re.
- Il magnesio è venduto ovunque come rimedio contro gli spasmi muscolari? Qual è, secondo te, il modo migliore per evitare i crampi?
- Dunque il magnesio non gioca un ruolo particolarmente importante per la reidratazione. E gli altri elettroliti?
- Le bevande isotoniche sono adatte per i bambini?
- Hai partecipato allo sviluppo di Ndure, che anzi è sostanzialmente il frutto della tua conoscenza. Ma ricordo che prima lavoravi molto con alcuni “zuccheri”, con l'ossidazione. Cioè con le basi che dimentichiamo perché cerchiamo formule magiche...
- Io conosco già la risposta, ma... cosa c'è in programma?
- Per concludere. Ho scoperto che non sei ancora andato in vacanza. Stai per prendere un aereo per... per dove?
- Tim, spero che presto si possa tornare a pedalare anche fuori dagli istituti. Ci sentiamo la prossima volta che parleremo di rigenerazione per gli atleti di resistenza.
Intervista con il fisiologo dello sport dott. Tim Podlogar sulla nuova bevanda isotonica, un prodotto della conoscenza slovena, e su molti miti diffusi tra i ciclisti
La storia delle bevande isotoniche è vecchia come il mondo, e benché sul mercato se ne trovino molte, ogni novità sembra apportare solo cambiamenti di cosmesi. La confezione a volte è più luccicante, a volte più bianca e “pulita”, e qua e là si aggiunge un ingrediente magico, come latte di cocco in polvere o cannella (sì, avete letto bene: un rispettato produttore aggiunge cannella alle sue bevande). Cambiano i gusti, cambiano i nomi, cinque aggettivi vengono aggiunti ai frutti – e ultimamente si evidenzia l'uso del magnesio e il suo ruolo nella prevenzione dei crampi. E infine, ovviamente, un grosso ruolo lo giocano il marketing e le facce famose. È interessante però notare che, nonostante tanta offerta, molti sportivi ancora non sono contenti della loro bevanda isotonica, e decidono quindi di usarla poco o per niente. Ma qual è la quantità sufficiente per un ciclista che sale il Vrsich o il Predil, che si fa la strada del Mangart e ha statistiche su Strava migliori di tutti i suoi compari?Ovviamente sono un po' un fanatico rispetto all'alimentazione per gli atleti, e non dovrebbe sorprendere nessuno che a casa sia pieno di sacchetti di vari tipi di carboidrati – nessuno dei prodotti che si trovano sul mercato mi piace davvero, o meglio, nessuno è valido secondo le attuali nozioni di scienza dell'alimentazione. Anche solo per questo ho contribuito allo sviluppo di Ndure: cerco di risolvere un mio problema, e contestualmente aiuto anche gli altri...
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