Maratona Franja 2018

Maglia a pois

Cerkno – Kladje, 7km, 450m di dislivello, pendenza tra 7 e 10%.

Nel 2018 decisi di provare a portare a casa la maglia a pois della Franja, che viene consegnata al più veloce (non al primo ad arrivare in cima) a percorrere la salita che si inerpica da Cerkno a Kladje.

La corsa vale anche come qualificazione per i mondiali Granfondo, ma sapevo che in un modo o nell’altro, salvo particolari problemi, sarei rientrato tra i primi 25% classificati.

Decisi quindi di gareggiare leggero e risparmiare tutte le energie fino all’imbocco della salita.

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Per l’occasione montai sulla mia TREK Emonda delle ruote a basso profilo con copertoncini ultraleggeri Veloflex, la bici pesava 6,8Kg ma grazie alle ruote leggerissime era molto scattante nei cambi di ritmo e rilanci in salita.

L’idea di risparmiare al massimo le energie era corretta ma per un soffio non mi costò il ritiro, infatti nei primi Km della gara restai ben coperto nel gruppone che viaggiava costantemente sopra i 50km/h. Purtroppo a questo evento possono partecipare tutti e non essendoci nessuna salita dopo la partenza per scremare il gruppo ci si ritrova a viaggiare con ciclisti meno avezzi alla guida veloce in gruppo ed ogni anno succede che al primo restringimento della carreggiata ci sono delle cadute. Nel 2018 ci fu una caduta particolarmente numerosa. Io fui tra i primi che si fermarono senza cadere e per fortuna nessuno mi venne addosso da dietro. A terra c’era almeno una dozzina di ciclisti inermi ed altri intenti a riprendere la bicicletta per ripartire. Appena ripartito mi accorsi di aver preso un distacco considerevole dalla testa della corsa ma decisi di restare calmo e proseguire con la mia tattica cercando di sfruttare le scie dei ciclisti più veloci per risalire piano piano il gruppo che oramai era diventato una colonna.

Maratona ciclistica

In questa lenta rincorsa che durò circa 70km rimasi attento a non sprecare nemmeno 1W e ad alimentarmi regolarmente con gel e bibita. Arrivai a Cerkno con circa 30 secondi di svantaggio dalla testa del gruppo. Davanti c’era una fuga a due, ma chi si trova in quella posizione quasi sempre tiene un ritmo regolare per preservare le energie per il tratto finale di 60km in pianura, gli inseguitori invece attaccano la salita al massimo perché cercano di recuperare terreno e sanno che quasi sempre si ritroveranno ad affrontare la pianura finale in un gruppo numeroso dove potranno rifiatare.

Tornando a me… mi ritrovai all’imbocco della salita nel traffico, avendola presa a circa 400W in un paio di occasioni rischiai di finire addosso ai ciclisti più lenti che erano sparsi per tutta la larghezza della carreggiata. La mia fortuna fu che riusci a tenere un ritmo molto forte fino a circa metà salita dove ripresi il gruppo dei più veloci e dove la strada spiana leggermente. D’istinto pensai di superarli e proseguire la scalata con quel ritmo ma capì subito che la scelta giusta era accodarmi per rifiatare in scia.

All’ultimo km e mezzo decisi di rilanciare l’azione e dare tutto quello che restava fino alla cima. Ci arrivai con una decina di secondi di vantaggio sugli inseguitori con le gambe in fiamme ed il Garmin che segnava 196bpm.

Maratona Franja podio

Questo sforzo mi costò una perdita di brillantezza nel finale e finii la gara in 18a posizione a 30 secondi dal vincitore, ma ero felice sul podio ad indossare la maglia a pois ad un evento World series.

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